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Marco de Bartoli
La storia dell'azienda Marco de Bartoli è indissolubilmente legata al rilancio della viticoltura siciliana, in particolare del Marsala, a lungo sottovalutato. Ma il suo lavoro va ben oltre la semplice produzione di vini eccellenti. È una storia di passione, perseveranza e profondo rispetto per il terroir, i vitigni autoctoni e i metodi tradizionali di vinificazione.
Per saperne di più su Marco de Bartoli
Marco de Bartoli, in origine uomo di velocità sulle piste, scoprì la sua vera vocazione negli anni Settanta quando tornò nella tenuta di famiglia a Samperi, una regione vicino a Marsala nota per i suoi terreni calcarei. Tuttavia, non trovò quello che sperava: un'industria del Marsala sempre più incentrata sulla produzione di massa e su processi standardizzati, a scapito della qualità e del carattere unico di questo vino tradizionale.
La rinascita del Marsala è iniziata a Samperi, una regione con terreni calcarei ideali per l'uva Grillo. La famiglia De Bartoli può vantare oltre duecento anni di tradizione vitivinicola, ma è stato solo con il ritorno di Marco negli anni Settanta che l'azienda ha assunto la forma attuale. Da ex pilota, Marco ha portato la stessa passione e precisione nella viticoltura.
che lo aveva caratterizzato in precedenza sui circuiti di gara.

L'azienda può essere suddivisa in due aree distinte: Samperi nella regione di Marsala, nella Sicilia occidentale, e Bukkuram sull'isola di Pantelleria. Questa diversità geografica consente all'azienda di sfruttare appieno il potenziale dei vitigni autoctoni della Sicilia.
A Samperi, le viti di Grillo trovano condizioni ideali nei terreni calcarei. Il clima marittimo, con le sue costanti brezze provenienti dal vicino Mediterraneo, assicura uve sane e una maturazione lenta ed equilibrata. I vigneti sono coltivati secondo i principi del biologico, il che esalta ulteriormente l'espressività del terroir.
A Pantelleria, un'isola vulcanica tra la Sicilia e la Tunisia, la famiglia De Bartoli coltiva il Uva Zibibbo (noto anche come Moscato di Alessandria). Qui prevalgono condizioni estreme: forti venti, scarse precipitazioni e terreno vulcanico. Le viti sono tradizionalmente tenute basse al suolo sotto forma di cespugli per proteggerle dai venti. Questo particolare metodo di coltivazione, noto localmente come "alberello pantesco", è stato addirittura riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio culturale immateriale. La combinazione di suolo vulcanico, brezza marina e intenso sole mediterraneo conferisce alle uve Zibibbo una straordinaria complessità aromatica, particolarmente evidente nei vini Passito della tenuta.
Rinascimento del Marsala - Come Marco de Bartoli ha rivitalizzato un tesoro dimenticato

Il nome di Marco de Bartoli è indissolubilmente legato al rilancio del Marsala autentico. Quando negli anni Settanta tornò nel vigneto di famiglia, la produzione di Marsala era in profonda crisi. Le pratiche di produzione industriale avevano degradato il vino, un tempo molto pregiato, a un prodotto di massa utilizzato principalmente come ingrediente per la cucina.
De Bartoli riconobbe l'immenso potenziale del Marsala tradizionale e rifiutò fermamente le pratiche comuni dell'epoca. Invece di concentrarsi sulla produzione rapida e sugli additivi, tornò ai metodi tradizionali che avevano reso famoso il Marsala. La sua visione era chiara: il Marsala doveva tornare a essere apprezzato come un vino di alta qualità che rifletteva l'essenza del suo terroir e della sua storia.
Il Vecchio Samperi, fiore all'occhiello di De Bartoli, incarna perfettamente questa filosofia. Questo vino non filtrato è prodotto con il tradizionale metodo solera, in cui i vini più giovani vengono assemblati con quelli più vecchi per garantire complessità e coerenza. A differenza dei marsala commerciali, al Vecchio Samperi non viene aggiunto alcol: un ritorno alla produzione originale del Marsala prima dell'influenza britannica nel XVIII secolo.

Come maestro del Marsala, De Bartoli ha creato diverse interpretazioni di questo storico vino. Il Vigna la Miccia offre un'eccellente introduzione a questo speciale mondo del vino e si armonizza perfettamente con vari formaggi, dolci alle noci o tiramisù. Le annate più mature, come la 2004, la 1988 e la 1987, sono caratterizzate da una straordinaria complessità e da un'affascinante varietà di aromi.
A differenza di molti vini dolci da dessert, i Marsala De Bartoli non sono caratterizzati principalmente dalla dolcezza, ma da sfumature di nocciola, aromi di frutta secca e consistenza cremosa. Sono vini fortificati, simili al Porto e allo Jerez, e sono caratterizzati da un eccellente potenziale di invecchiamento. La loro versatilità in abbinamento al cibo li rende compagni speciali di esperienze culinarie.
Il merito di Marco De Bartoli non è solo quello di aver rilanciato qualitativamente il Marsala, ma anche di aver sensibilizzato l'opinione pubblica sull'importanza dei vitigni autoctoni. Il suo instancabile impegno ha avuto un ruolo fondamentale nel far sì che i vini siciliani siano oggi riconosciuti a livello internazionale e che la tradizione vitivinicola dell'isola sia preservata.
Tesori autoctoni - Il portafoglio oltre Marsala
Sebbene Marco de Bartoli sia conosciuto principalmente per i suoi marsala, il portafoglio dell'azienda comprende un'impressionante varietà di vini ottenuti esclusivamente da vitigni autoctoni. Questa attenzione alle varietà autoctone sottolinea la dedizione di De Bartoli alla cultura vinicola siciliana e il suo sforzo di preservare e presentare le sue caratteristiche uniche.
I vini bianchi della tenuta si basano principalmente sui vitigni Grillo, Cataratto e Zibibbo. Il Grappoli del Grillo, un vino bianco ottenuto da uve Grillo 100%, è noto per la sua notevole struttura e il suo potenziale di invecchiamento. Rivela la vera essenza di questo storico vitigno siciliano con il suo sapore complesso e il suo carattere minerale.
Altri vini bianchi di rilievo nel portafoglio sono Lucido, Vignaverde, Sole e Vento e Pietranera, tutti vini con un carattere distinto, una struttura lineare e un'intensità aromatica. Rappresentano l'interpretazione moderna della cultura siciliana del vino bianco, senza rinnegarne le radici.
I vini "Integer" dell'azienda costituiscono una categoria speciale. Con l'Integer Grillo e l'Integer Zibibbo, la cantina De Bartoli offre vini fermentati sulle bucce che offrono una visione profonda del potenziale di questi vitigni. Questi vini sono prodotti con interventi minimi e riflettono la filosofia di De Bartoli di lasciar parlare la natura con rispetto e comprensione.
Notevole è anche l'impegno di De Bartoli nella produzione di spumanti. I suoi spumanti sono prodotti secondo il metodo classico, con fermentazione in bottiglia e affinamento sui lieviti. È degno di nota il fatto che eviti completamente i vitigni internazionali come lo Chardonnay o il Pinot Nero. Utilizza invece l'uva locale Grillo come base per questi affascinanti spumanti, che colpiscono per la loro originalità e profondità di carattere.
Con l'etichetta Bukkuram, la cantina produce squisiti vini dolci da uve Zibibbo, noti come Passito di Pantelleria. Per questa specialità, le uve raccolte vengono fatte appassire su stuoie di paglia per quattro settimane, ottenendo un'intensa concentrazione di zuccheri. Tuttavia, i vini che ne derivano non solo colpiscono per la loro evidente dolcezza, ma offrono anche un mondo di sapori a più livelli e una struttura acida concisa che assicura un perfetto equilibrio.
I vini Passito di De Bartoli catturano l'essenza dell'isola di Pantelleria: il sole intenso, la brezza marina salata e il suolo vulcanico. Sono tra i vini dolci più rinomati d'Italia e hanno contribuito in modo significativo alla fama internazionale dell'azienda.
Viticoltura biologica e sostenibilità orientata al futuro
Dopo la scomparsa di Marco De Bartoli nel 2011, i figli Renato, Sebastiano e Giuseppina sono subentrati nella gestione dell'azienda e stanno proseguendo il cammino tracciato dal padre. Sotto la loro guida, l'azienda ha continuato a sviluppare le sue pratiche senza trascurare i principi fondamentali stabiliti da Marco De Bartoli.
Il passaggio alla viticoltura biologica è stato un passo naturale nell'evoluzione dell'azienda. L'assenza di pesticidi chimici e di fertilizzanti artificiali non solo contribuisce alla salute del suolo, ma permette anche alle viti di esprimere in modo ancora più autentico le caratteristiche peculiari del terroir. Per la famiglia De Bartoli, l'agricoltura biologica non è uno strumento di marketing, ma una profonda convinzione e un impegno nei confronti della natura.
Un'altra caratteristica della vinificazione di De Bartoli è l'uso di lieviti indigeni. Mentre molte cantine utilizzano lieviti puri per ottenere risultati coerenti, la famiglia De Bartoli privilegia la fermentazione spontanea con i lieviti naturalmente presenti sulle uve. Questo metodo può essere più rischioso, ma permette di ottenere vini più complessi, con un'identità inconfondibile e un'autentica espressione della loro origine.
I De Bartolis riducono al minimo anche gli interventi in cantina. I vini sono prodotti nel massimo rispetto del prodotto naturale, con pressature delicate, lunghe macerazioni e un paziente affinamento. L'uso di solforosa è ridotto al minimo e per alcuni vini, come le linee "Integer", viene evitato del tutto.
La famiglia De Bartoli ha riconosciuto che la vera sostenibilità non comprende solo aspetti ecologici ma anche culturali. Il loro impegno nella conservazione dei vitigni autoctoni e dei metodi di vinificazione tradizionali è un contributo significativo alla salvaguardia del patrimonio vinicolo siciliano. Grazie alla loro costante attenzione alla qualità, hanno dimostrato che la tradizione e la sostenibilità non sono ostacoli all'eccellenza, ma ne costituiscono piuttosto il fondamento.
Una visita alla cantina offre agli amanti del vino l'opportunità di visitare le cantine storiche e di degustare l'impressionante varietà di vini. La passione e la dedizione della famiglia De Bartoli per la cultura del vino siciliano si percepiscono in ogni aspetto dell'azienda, dall'attenta gestione delle viti al paziente invecchiamento dei vini nelle cantine storiche.
Nel complesso, l'azienda vinicola Marco De Bartoli è un esempio lampante del successo della conservazione e della rivitalizzazione del patrimonio vinicolo siciliano. Rimane un faro di qualità e autenticità in un mondo del vino troppo spesso caratterizzato da uniformità e compromessi. La famiglia De Bartoli ha dimostrato che il ritorno alle tradizioni locali e il rispetto incondizionato per il terroir sono la chiave per ottenere vini senza tempo e di carattere che riflettono l'anima della Sicilia in ogni goccia.