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Occhipinti
Arianna Occhipinti si è ben guadagnata l'appellativo di "Donna Naturale". Ma se scalfiamo un po' questo clamore, troviamo un'enologa consapevole e profondamente legata alla sua terra e alla sua storia vinicola.
A volte è necessario fare qualche passo indietro per capire meglio il quadro generale. È quello che ha fatto Arianna Occhipinti quando ha lasciato la sua città natale, Vittoria, per studiare enologia a Milano. Ma è tornata presto, con nuove prospettive e pronta a calcare la terra sabbiosa della sua terra.
È stata la terra e la sua storia a darle l'uva che sarebbe diventata il suo marchio di fabbrica: Frappato.
Ci sono documenti che risalgono al 1812 che provano il legame tra Vittoria e Frappato. Una lunga storia d'amore che Arianna Occhipinti ha saputo riprendere e riportare in vita. La sua instancabile ricerca sui terreni, le uve e gli accurati metodi di vinificazione l'hanno portata a essere riconosciuta come una delle più influenti viticoltrici del movimento dei vini naturali. Oggi è riconosciuta ben oltre i confini dell'isola.
L'uva è il loro strumento
La ricerca storica e il lavoro in vigna hanno portato Arianna Occhipinti a individuare cinque diverse contrade (due delle quali già citate in documenti del XIX secolo). Da ognuna di queste zone raccoglie e assembla le uve adatte a questi vini monovitigno. Nel farlo, presta attenzione all'equilibrio dei terreni di origine - sabbia marina e calcare. Il Frappato, con la sua fresca delicatezza, è diventato la pietra di paragone attorno alla quale si esprime il terroir.
Il modo migliore per impararlo è degustare i tre vini rossi della gamma Vini di Contrada, un'esperienza che unisce il valore didattico all'innegabile piacere dei grandi vini.
Tutti questi vini sono al cento per cento Frappato e vinificati tenendo conto delle caratteristiche specifiche di ciascun cru. Qui potete trovare le "50 sfumature di Frappato".
Il PT-Pettineo mostra l'elevata presenza di sabbia marina in questa regione, con tannini setosi e bassa acidità.
FL-Fossa di Lupo ha tannini pungenti e una buona acidità grazie all'alta percentuale di calcare.
Il BB-Bombolieri è il vino più fresco e fine, con i sapori più sottili. Il suo terreno ha il più alto contenuto di calcare di questi tre cru.