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Occhipinti

sito web occhipinti autore sconosciuto
Arianna Occhipinti si è ben guadagnata l'appellativo di "Donna Naturale". Ma se scalfiamo un po' questo clamore, troviamo un'enologa consapevole e profondamente legata alla sua terra e alla sua storia vinicola.

A volte è necessario fare qualche passo indietro per capire meglio il quadro generale. È quello che ha fatto Arianna Occhipinti quando ha lasciato la sua città natale, Vittoria, per studiare enologia a Milano. Ma è tornata presto, con nuove prospettive e pronta a calcare la terra sabbiosa della sua terra.
È stata la terra e la sua storia a darle l'uva che sarebbe diventata il suo marchio di fabbrica: Frappato.

Ci sono documenti che risalgono al 1812 che provano il legame tra Vittoria e Frappato. Una lunga storia d'amore che Arianna Occhipinti ha saputo riprendere e riportare in vita. La sua instancabile ricerca sui terreni, le uve e gli accurati metodi di vinificazione l'hanno portata a essere riconosciuta come una delle più influenti viticoltrici del movimento dei vini naturali. Oggi è riconosciuta ben oltre i confini dell'isola.

Oggi quasi tutti riconoscono l'iconica etichetta dell'SP68, il loro vino fresco e giovane. Il vino prende il suo laconico nome dalla "Strada Provinciale 68", che attraversa Vittoria. Oppure il Siccagno, un vino di culto prodotto solo con uve Nero d'Avola, che rende omaggio all'intera isola. E non c'è Sicilia senza l'olio d'oliva Pantarei di Occhipinti. Nasce dalla tradizione agricola della sua famiglia.

L'uva è il loro strumento

La ricerca storica e il lavoro in vigna hanno portato Arianna Occhipinti a individuare cinque diverse contrade (due delle quali già citate in documenti del XIX secolo). Da ognuna di queste zone raccoglie e assembla le uve adatte a questi vini monovitigno. Nel farlo, presta attenzione all'equilibrio dei terreni di origine - sabbia marina e calcare. Il Frappato, con la sua fresca delicatezza, è diventato la pietra di paragone attorno alla quale si esprime il terroir.

Il modo migliore per impararlo è degustare i tre vini rossi della gamma Vini di Contrada, un'esperienza che unisce il valore didattico all'innegabile piacere dei grandi vini.
Tutti questi vini sono al cento per cento Frappato e vinificati tenendo conto delle caratteristiche specifiche di ciascun cru. Qui potete trovare le "50 sfumature di Frappato".

Il PT-Pettineo mostra l'elevata presenza di sabbia marina in questa regione, con tannini setosi e bassa acidità.
FL-Fossa di Lupo ha tannini pungenti e una buona acidità grazie all'alta percentuale di calcare.
Il BB-Bombolieri è il vino più fresco e fine, con i sapori più sottili. Il suo terreno ha il più alto contenuto di calcare di questi tre cru.